Riconoscere una relazione tossica è il primo passo per liberarsene. Può sembrare ovvio, ma entrare (e restare) in una relazione che provochi sofferenza di qualsiasi natura accade molto più spesso di quanto si pensi. Secondo dati Istat, con rilevazione 2021, il 77,9 % delle violenze è di tipo psicologico: una violenza più sottile di quella fisica, più difficile da riconoscere, non meno pericolosa.
Diventa quindi focale saper distinguer e riconoscere avvisaglie e sintomi di un rapporto malsano.
Abbiamo voluto approfondire questo argomento in quanto le nostre clienti sono principalmente DONNE e ogni giorno ci raccontano la loro storia.
Ogni storia d’amore, nella prima fase di innamoramento, mostra solo il meglio di sè. È solo col passare del tempo che si conosce davvero il proprio partner, nella vita di tutti i giorni.
Le relazioni rappresentano una parte molto importante della nostra vita: siamo esseri sociali e il relazionarci con i nostri simili arricchisce la nostra esistenza. Quando però una relazione (d’amicizia o d’amore) che credevamo perfetta inizia a non farci più stare bene, è giusto fermarsi e farsi delle domande, analizzandola. Il 5% della popolazione vive questo tipo di relazioni e, secondo gli esperti, la percentuale è sottostimata.
La grande difficoltà, come dicevamo, sta nel fatto che chi vive una relazione tossica ha difficoltà a rendersene conto: non vede molti di questi segnali, li ignora o tende a giustificarli, piuttosto che a farsene una colpa. Il motivo principale è da ricercarsi nella dipendenza affettiva, molto forte, che si stabilisce tra entrambe le parti. Chi esercita gli abusi mostra, nella gran parte dei casi, livelli molto alti di dipendenza emotiva, bassa autostima e paura dell’abbandono. Chi invece li subisce viene manipolato, sminuito, con la sua autostima sotto costante attacco: un meccanismo vizioso che crea crescente dipendenza e insicurezza.
Lo psicologo Robert Firestone ha parlato di legame di fantasia: un’illusione di connessione tra due persone che allevia le paure e rafforza in modo disfunzionale la propria personalità.
Chi è all’interno di una relazione tossica si sente integro solo quando legato all’altro.
Vivere questa situazione genera forti sentimenti di insicurezza, che porta le vittime a credere di meritare solo quel tipo di “amore”.
Quando una relazione è tossica?
Quando c’è disparità di potere tra le due persone coinvolte, con una che cerca di dominare l’altra.
Quando non c’è più rispetto o si viene sminuiti dall’altro.
Quando il conflitto diventa il linguaggio prevalente.
Quando c’è un atteggiamento di controllo delle azioni o delle relazioni esterne.
Quando senso di colpa e giudizio (o insulto) diventano armi di utilizzo frequente.
Come si può uscire da questa trappola?
Non è semplice uscire da una situazione complessa e determinata da molti fattori: dopo essersi accorti della tossicità della relazione, bisogna agire in modo deciso e farsi aiutare. Prendere consapevolezza è il primo passo del risveglio, a cui bisogna dar seguito con l’azione.
Per le situazioni gravi è bene rivolgersi ai centri antiviolenza (chiamando il numero 1522 per segnalazioni di violenza o stalking). Fondamentale è l’aiuto di una figura professionale che aiuti a recuperare la parte di se stessi che si credeva perduta, aiutando a rivedere in modo oggettivo comportamenti passati e presenti, uscendo dalla fase di negazione. È un processo di ricostruzione, di recupero della propria interezza, delle proprie passioni e della propria autostima, alimentando l’amore verso se stessi che eviterà di ricadere nella trappola dell’insicurezza e della paura.
A volte è opportuno andarsene, altre comunicare la propria decisione. Tenendo bene a mente che non è mai troppo tardi per tornare ad occuparsi di se stessi, con la certezza che arriverà il momento in cui si tornerà a chiedersi cosa fa provare gioia e voglia di vivere. L’autostima si lega al benessere fisico e mentale: chi ha una buona autostima assume stili di vita più sani, si tratta con amore e benevolenza. L’azione che possiamo intraprendere per migliorare il proprio corpo e la propria salute ricade nella sfera del controllo personale a alimenta il processo virtuoso del riprendere in mano la propria vita. Uno stile di vita orientato su valori positivi contribuisce a innalzarla: fare movimento fisico, mangiare bene, dormire quanto necessario ha un impatto notevole sul corpo e sulla saluta psicofisica. Essere gentili con se stessi e amarsi è un passo fondamentale da compiere: il mondo rifletterà il nostro amor proprio, mostrandocelo in molte forme, intorno a noi. Scegliere di essere la propria migliore amica, e non la peggior nemica, fa tutta la differenza del mondo.
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